Il ruolo attivo dell'avvocato penalista nella ricerca delle prove
Quando si pensa a un processo penale, spesso si immagina che l’unico soggetto a poter svolgere indagini siano la Procura della Repubblica e i propri ausiliari (Polizia giudiziaria). In realtà, il nostro ordinamento riconosce un ruolo attivo anche alla difesa, permettendo agli Avvocati penalisti di raccogliere elementi di prova utili a dimostrare l’innocenza dell’indagato o dell’imputato, o viceversa a supportare le ragioni della vittima da reato.
Questa possibilità, prevista dal nostro codice di procedura penale a seguito dalla legge n. 397 del 2000, rappresenta una conquista fondamentale per il diritto di difesa, garantendo sia all’imputato che alla parte lesa la possibilità di produrre elementi a proprio favore e di contrastare eventuali ricostruzioni errate dei fatti.
In questo articolo vedremo in cosa consistono le indagini difensive, quali strumenti ha a disposizione l’Avvocato penalista per svolgerle e come i risultati di queste attività possono essere utilizzati nel processo.
Cosa sono le indagini difensive e perchè sono importanti?
Le indagini difensive sono un insieme di attività che l’avvocato penalista può svolgere per raccogliere elementi di prova utili alla difesa del proprio assistito, sia esso imputato/indagato o persona offesa da reato. Si tratta di un diritto riconosciuto dalla legge per garantire un equilibrio tra accusa e difesa e per evitare che il processo si basi esclusivamente sugli elementi raccolti dalla Pubblica Accusa.
Immaginiamo, ad esempio, che un soggetto venga accusato di un reato sulla base della testimonianza di una sola persona. Se l’avvocato della difesa riesce a individuare altri testimoni che smentiscono questa versione dei fatti, o a reperire documenti e registrazioni che dimostrano l’estraneità del proprio assistito, ecco che le indagini difensive possono assumere un ruolo decisivo per l’esito del processo. Allo stesso modo, la persona offesa può svolgere indagini per rafforzare la propria denuncia, raccogliendo prove che confermino la responsabilità dell’imputato e rendano più solida la sua posizione processuale.
Il principio che ispira questa normativa è chiaro: ogni parte in causa ha il diritto di difendersi non solo contestando le prove dell’accusa, ma anche portando elementi concreti che possano dimostrare la propria innocenza o rafforzare la fondatezza delle proprie pretese.
Gli strumenti a disposizione della difesa
La legge prevede diverse modalità con cui l’avvocato penalista può raccogliere prove a favore del proprio assistito. Una delle più comuni è l’assunzione di informazioni da parte di persone informate sui fatti. L’avvocato, infatti, può sentire testimoni al di fuori del processo, raccogliere dichiarazioni scritte o registrate e, se necessario, chiedere che vengano sentiti avanti al Pubblico Ministero.
Oltre alle testimonianze, la difesa può acquisire documenti, registrazioni audio e video, perizie tecniche e altri elementi utili a ricostruire i fatti. Un altro strumento è l’accesso ai luoghi: se necessario, la difesa può svolgere sopralluoghi o ottenere autorizzazioni per verificare direttamente il luogo di svolgimento di un presunto reato, raccogliendo elementi che potrebbero essere sfuggiti alle indagini ufficiali.
Queste possibilità sono fondamentali non solo per l’imputato, ma anche per la persona offesa. Ad esempio, una vittima di reato può raccogliere prove per dimostrare l’effettiva esistenza di una condotta criminosa o per individuare il responsabile quando le indagini ufficiali non abbiano portato a risultati concreti.
L'utilizzo delle prove raccolte
Le prove raccolte tramite le indagini difensive possono essere utilizzate in modi differenti, a seconda della strategia processuale che si vuole adottare. Se emergono elementi di rilievo sin dalle prime fasi del procedimento, l’avvocato può presentarli alla Procura durante la fase delle indagini preliminari per cercare di evitare che il procedimento prosegua e si evolva in un processo. Se il processo è già in corso, le prove possono essere prodotte in giudizio e sottoposte al vaglio del Giudice, oppure essere utilizzate per le c.d. “contestazioni”.
Non bisogna dimenticare, però, che le prove raccolte dalla difesa devono rispettare tassative regole procedurali. Ad esempio, se un Avvocato acquisisce delle dichiarazioni, deve farlo in modo conforme alle norme, altrimenti queste saranno inutilizzabili in giudizio. È per questo che la strategia difensiva deve essere studiata con attenzione e che il supporto di un penalista esperto è fondamentale per garantire la validità delle prove.
Conclusioni: l'importanza nel procedimento penale
Le indagini difensive rappresentano uno strumento essenziale per garantire un giusto processo e assicurare che la difesa, sia dell’imputato che della persona offesa, sia effettiva. Grazie alla possibilità di raccogliere prove, ascoltare testimoni e svolgere accertamenti tecnici, l’avvocato penalista può costruire una strategia solida e contrastare eventuali errori o lacune nelle indagini dell’accusa.
Se sei coinvolto in un procedimento penale, sia come imputato sia come persona offesa, o vuoi sapere di più su come tutelare i tuoi diritti, è fondamentale affidarsi a un avvocato esperto in diritto penale.
Ogni caso ha le sue peculiarità e solo una consulenza qualificata può fare la differenza nel proteggere la tua posizione e affrontare il processo con la migliore strategia possibile. Non esitare a contattarmi per una consulenza personalizzata.